L’Angelologia :
La scienza degli Angeli e del contatto con Entità e Maestri Spirituali (Channelling)
L’Angelologia è la scienza che studia, sotto il profilo storico, mitologico, antropologico, teologico e teurgico, oltre che esoterico, quelle determinate presenze o entità spirituali che nella nostra tradizione chiamiamo: angeli (o Forze Cosmiche personalizzate).
L’angelologia è presente e praticata nella moderna “New Age”, ma è una delle più antiche e delle più potenti pratiche esoteriche delle dottrine spirituali occidentali ed orientali, è presente nella Merkabah, nella Gnosi, nel Sufismo e nell’Operarepo della nostra tradizione (vedi finestra dedicata), come, in forma adattata, in tutte le discipline di ascesi mistica ed elevazione spirituale.
Tutte le profezie e le sacre scritture sono state donate, narrate, dettate dagli angeli, come tutta l’arte, la letteratura ed in generale l’opera della creatività umana lo sono, in forma più velata e meno diretta.
Dobbiamo quindi addentrarci in quello che intendiamo per angeli:
“Termine che deriva dall’ebraico Akkim, e significa: messaggeri, spiriti.
Indica le creature intermedie tra Dio e gli uomini.
Nell’antico Testamento gli angeli sono variamente denominati: figli di Dio (Giobbe,1,6), esseri appartenenti al mondo divino (salmo 29,20), Santi (salmo 89,6), Figli dell’Altissimo (salmo 82,6), Forti (salmo 78,25), Sublimi (Giobbe 21,22), Possenti (salmo 103,20), Vigili (Daniele 4,10).
Secondo lo Pseudo-Dionigi l’Areopagita (sec.V), gli angeli si dividono in tre gruppi di nove cori:
Consiglieri (Cherubini, Serafini, Troni);
Governatori (Dominazioni, Virtù, Potenze);
Ministri (Principati, Arcangeli, Angeli).
Giustino, insigne studioso di angelologia, scrive che essi hanno un corpo simile a quello degli uomini, ma il loro nutrimento è diverso da quello degli umani, perché è fornito dal Cielo (vedi Tal, e Panis Angelorum n.d.c.).
Nella Misnah si legge che ‘giorno dopo giorno gli Angeli sono creati dalla corrente del Fuoco, cantano una lode a Dio e poi scompaiono’, così come si legge anche nelle Lamentazioni (III,23): ‘Essi si rinnovano ogni mattina’.
Nei Salmi si legge (33,6) ‘Da ogni parola pronunciata dal Signore nasce un Angelo; dalla Parola del Signore furono fatti i Cieli e tutte le legioni di Angeli sorsero dal respiro della sua bocca’.
Nello Zohar è scritto che gli Angeli, come i Demoni, hanno sette Dimore, situate l’una al di sopra dell’altra nella terra celeste dove risiedono gli angeli superiori.
Queste sette legioni sono unite alla nostra terra e sussistono unicamente per essa.
In tutte queste legioni gli angeli cantano le lodi del Santo, che sia benedetto.
La settima legione è la parte dello spazio più elevata di tutte e vi entrano solo le anime dei giusti (vedi Tzadiq) che gioiscono dello splendore celeste ed è là che sono accumulati i tesori della pace, della benedizione e della grazia.
Sia il Talmud che i Midrashim abbondano di notizie sulle numerose gerarchie angeliche e sui compiti loro assegnati, di benefattori degli uomini e di persecutori dei demoni”.
Altri nomi, o modi di chiamare o tradurre gli angeli:
Mal’Ak, Melek, Shinnan, Akkim, Elohim, Anghelos (Greco), Angelus (latino).
Secondo la Tradizione Cabalistica , gli angeli sono 72.
Secondo il Vangelo, il Cristo avrebbe scelto oltre ai dodici apostoli (come 12 sono gli Arcangeli, 10 + Matrona e Metatron), anche 72 discepoli che predicavano a coppie per il mondo (come poi nella tradizione esoterica ed in quella Catara, dove i perfetti formavano a coppie, cellule itineranti di predicazione e di guarigione, mentre 12 erano i Grandi Maestri della Tradizione).
Settantadue (36 coppie) sono anche le ali di Metatron, il Principe della Presenza, la più alta entità angelica, capo di tutte le schiere di angeli ed arcangeli, portatore della Presenza divina e, come Thot, Sacro Scriba. Portatore del Verbo divino e braccio destro di Dio, come lo sfumato Spirito Santo della tradizione cristiana. Conosciuto, nel campo esoterico, come “Mastro Zero” (0), o “L’Interior Magister”: il divino ed occulto maestro che insegna e ‘pratica’ dentro ognuno di noi. Quindi l’archetipo del ‘Maestro’ interiore o maestro dei maestri, spesso associato con la costellazione di Orione.
Il numero 72 coincide anche con gli Anziani della Sinagoga ed i redattori della Bibbia.
Questo numero, di completezza sacra e di mistico discernimento, ordina quindi, anche le sfere angeliche.
Settantadue sono i sacri nomi degli angeli che presiedono i 72 quinari del cielo e cioè le suddivisioni del cerchio zodiacale in settori di cinque gradi ciascuno (5X72=360).
Ognuno di loro ha la propria dimora e presiede cinque giorni o gradi dello zodiaco dal segno dell’Ariete (21 marzo), ed esercita il proprio potere sugli eventi e sulla vita delle persone nate durante i 5 giorni della sua reggenza.
Inoltre, ogni angelo, oltre ad avere delle intere giornate di reggenza durante il ciclo dei 365 giorni dell’anno, esercita la sua influenza anche durante il giorno, per venti minuti, in rotazione con gli altri 71 angeli, in qualità di angelo delle missioni (24 ore diviso 72 angeli ci indica la ciclicità di venti minuti).
Gli angeli sono suddivisi in nove gerarchici e progressivi cori (come abbiamo visto, suddivisi in tre gruppi), ognuno retto e presenziato da un arcangelo (arcangelo, dal greco: essere a capo dei messaggeri).
Ogni
singolo Coro e Ordine riceve dal livello superiore ed emana a quello inferiore
Dai Serafini agli Angeli ed agli Umani, vi è quindi una progressiva solidificazione e materializzazione della pura e spirituale Volontà Creatrice, i primi ne saranno puro specchio, gli angeli ne saranno i custodi, e gli uomini “di buona volontà” i costruttori a livello fisico.
Qui di seguito, una sintesi dei cori angelici, dei loro reggitori, delle loro qualità e della loro missione divina, oltre che della Sefirah dell’Albero della Conoscenza alla quale sono associati:
Serafini:
Serafini significa: gli Ardenti.
Gli Angeli più alti con a capo l’Arcangelo Metatron (Colui che è presso il Trono, Segretario di Dio), reggente, nell’Albero della Conoscenza della prima Sefirah: Kether o della Corona (qualità: Volonta, collocazione spaziale: Universo intero).
I Serafini sono custodi e conservatori dell’Energia divina creata, pur non conoscendo essi stessi la Volontà Creatrice, reggono fra le loro mani l’energia primordiale e la Fiamma divina, rendendola disponibile nel momento in cui dovrà realizzarsi per manifestarsi.
Simbolicamente, sono portatori di Fiaccola e rappresentati con tre coppie di ali.
Cherubini:
Cherubini significa: Coloro che Pregano.
Il loro capo è
l’arcangelo Raziel (lett. Segreto di Dio, l’arcangelo del Mistero divino e
dell’occulto).
La loro Sefirah è
la seconda: Hochman (qualità: Amore, pianeta: Urano).
Essi
ricevono l’onda del Pensiero divino, e la forza per realizzarlo, direttamente
dai Serafini, che sono più statici (conservatori), mentre i Cherubini, che
organizzano e distribuiscono, ne rappresentano l’elemento dinamico.
I
Cherubini sono conosciuti da alcune tradizioni come i custodi dell’Arca
dell’Alleanza e della Porta del Paradiso.
Troni:
Portatori della
Giustizia (e, chiaramente, del trono) di Dio con a capo l’Arcangelo: Binael
(visione di Dio) e collocati alla terza Sefirah: Binah (qualità: Intelligenza,
pianeta: Saturno).
Essi
sovrintendono la corretta collocazione nello spazio e nel tempo dell’elemento
creato.
Dominazioni:
Gli
angeli delle Dominazioni stabiliscono i confini entro i quali l’elemento creato
potrà agire, nel pieno rispetto delle leggi statiche e dinamiche che i
Cherubini hanno stabilito in precedenza.
La
nuova Creazione potrà muoversi entro questi confini ed interagire armonicamente
con gli altri piani della creazione.
Il
reggente della sfera delle Dominazioni è l’arcangelo Hesediel (giustizia di
Dio), la loro Sefirah è la quarta: Hesed (qualità: Grazia, pianeta: Giove).
Virtù:
La sfera del
famoso arcangelo Raffaele (Raphael: Dio Guarisce, Rimedio di Dio), la sesta e
centrale Sefirah: Tiphereth (qualità: Equilibrio, pianeta: Sole).
Gli angeli delle
Virtù sono dispensatori di Grazia e definiscono l’archetipo in termini di
qualità specifiche, all’interno della Creazione.
Stabiliscono,
quindi, le caratteristiche proprie dell’elemento creato: forma, colore,
dimensione, profumo, temperatura; da questo momento
Potenze
o Potestà:
Siamo nella quinta
Sefirah: Gueburah (qualità: Giustizia, pianeta: Marte), con a capo l’arcangelo
Camael (rigore di Dio).
Gli angeli delle
Potenze caricano l’elemento creato dell’energia vitale più adatta alla sua
specie.
Sono portatori di Prana, o meglio, di Agape (dal greco: Amore divino incondizionato), e di Tal (ebraico: La rugiada divina emanata
dalla Shekinah, assimilabile al concetto di Energia divina e dell’orientale
Prana).
Essi formano i
corpi sottili del Creato e ne modellano l’aura, difendendo la creatura
dall’attività antivitale delle forze maligne.
Principati:
La settima Sefirah:
Netzah (qualità: Bellezza, pianeta: Venere), è presieduta dall’arcangelo Haniel
(grazia di Dio).
Gli angeli
Principati sono i protettori delle religioni e dei culti spirituali, essi
stabiliscono i legami tra creatura e Creatore, sono i cosiddetti ‘ponti’ tra
l’immanenza della materia e la trascendenza dello Spirito.
Arcangeli:
Hod (qualità:
Verità, pianeta: Mercurio), l’ottava Sefirah, è la dominazione dell’altissimo
arcangelo Michele (Potenza di Dio o: Riflesso di Dio), l’entità con la spada di
Luce o di Fuoco.
Gli angeli
Arcangeli sono i custodi degli archetipi divini e sovrintendono direttamente
all’attività degli angeli posti a custodia di ogni singolo archetipo – elemento
- creatura.
Angeli:
Angelo: dal greco Messaggero di Dio.
Siamo giunti nella
nona Sefirah: Yesod (qualità: Fondamento, pianeta: Luna), presieduta dal
potente arcangelo Gabriele (Gavriel: Parola di Dio o Opera di Dio).
Gli angeli sono i
custodi di ogni singola entità, di ogni creazione, sia essa a livello minerale,
vegetale, animale o umano.
Essi costruiscono,
dentro all’essente, le forme che ospiteranno, incarneranno e manifesteranno
l’archetipo.
Custodi di ogni
singolo progetto divino e di ogni destino, devono però sottostare alla legge
spirituale del libero arbitrio e non possono quindi, manifestarsi (tranne che
in alcune eccezioni) o interagire direttamente con la razza umana.
Gli angeli possono
però proteggerci e spingerci a progredire, crescere ed evolvere spiritualmente
secondo la missione che è stata affidata a ciascuno di noi ed a ciascuno di
loro.
Gli angeli comuni,
sono la sfera spirituale più vicina (sovrapposta diremmo) a quella umana, ed
operano quindi, direttamente sulla nostra natura energetica e spirituale.
La
decima Sefirah:
Malkut, il Regno,
la decima Sefirah, rappresenta la terra ed il genere umano che la vive, questa
sfera non ha una classe di angeli a sé, ma possiamo considerare l’uomo
compiuto, risvegliato ed illuminato un angelo incarnato (ma non caduto), che
presiede a questa Sefirah.
Il Principe della
terra è l’arcangelo Sandalphon, ambasciatore di Metatron e custode della
Presenza divina e del suo Tabernacolo sulla terra.
Shekinah,
Abbiamo accennato
ai Serafini come Portatori di Fiaccola,
ma
Da loro siamo
protetti ed ispirati come l’ultimo e terreno gradino del Servizio divino… come
angeli sulla terra e nella terra, angeli fatti anche di corpo, carne, materia e
vitalità.
Questa gerarchia
“trasversale” ed “alternativa”, è appunto un “Servizio Divino volto alla trasmissione della conoscenza esoterica”
svolto da arcangeli, angeli, presenze spirituali, maestri disincarnati… ed
umani in carne, ossa e…vita!
La corona e la
massima reggenza, come in ogni caso, spetta all’altissimo, Onnipotente Metatron,
il Maestro Interiore ed alla sua
regina e Presenza divina: Sekintha,
Seguono gli
arcangeli Uriel (Luce di Dio) - che oltre la fiaccola porta la “Pergamena o il Libro” - e Raziel
(Segreto di Dio), custode della Fiamma.
Subito dopo segue
una folta schiera di angeli, spesso sconosciuti alle tradizioni di superficie,
come Harahel , l’angelo custode
dell’Antigua Tau, che presiede ai libri ed alle pubblicazioni in genere, agli
archivi, le biblioteche e le librerie; ma anche Ariel (Dio rivelatore) Percezione interiore rivelatrice, che presiede
il potere dell’intuizione, le ricerche, le invenzioni e l’arte in generale; Mehiel (stampa, scrittura, oratoria); Aniel (scienza, arte, natura); Yezalel (comunicazione e scrittura);
l’oscuro Nith-Haiah (il Dio che dona
A servizio di
questi angeli ci sono maestri e grandi anime illuminate e disincarnate, entità,
associazioni ed ordini spirituali… e come noi, esseri umani che portano e
trasmettono
Secondo il
filosofo Jean Belot, curato di Milmont, i nomi degli angeli che abitano
l’Oriente e l’Occidente terminano per El, Iel, Iael, mentre i nomi di quelli
che abitano il Nord ed il Mezzogiorno terminano per Iah e Ael.
Queste quattro
sillabe sacre compaiono anche nei nomi gnostici e scandiscono, in pratica, la
genealogia, il “grado” (l’altezza di volo) e la missione dell’angelo.
Le Entità
Angeliche possono cambiare aspetto, costituzione, nome, o meglio possono essere
conosciute con nomi e sotto aspetti diversi, a seconda della missione che
debbono svolgere, ma soprattutto a seconda della provenienza dell’approccio
diretto.
Dopo la ‘deriva’
dei continenti, dei popoli e dei linguaggi, che ha ‘dissezionato’ l’antica,
unica e primordiale civiltà spirituale - in quell’epoca lontana che, come oggi,
faceva da cuscinetto tra due ere - si sono diversificate le culture fino ad
avere oggi i nomi degli angeli in ebraico, in aramaico, in arabo, in latino
(oltre che nelle denominazioni estremo-orientali), qualche volta con sfumature
diverse e diverse interpretazioni, ma l’entità in sé rimane la stessa.
Saranno quindi
esseri alati per chi è stato istruito nella cultura cristiana ed ha come
‘softwere’ psicologico, l’imprinting della cultura giudaico-cristiana. Mentre
un orientale percepirà l’entità in modo diverso e più consono alla sua cultura
di formazione.
L’archetipo, pura
Luce, per farsi riconoscere, identificare e capire, si veste dei panni, dei
colori, del folklore, dei miti e delle usanze della mente in cui vuole o si
deve manifestare.
“… Fino al giorno in cui si scoprirà che la
parola di Dio è una, anche se pronunciata in lingue diverse. Allora la mensa
sarà unica come unico sarà il suo pane”.
(Rasputin il
profeta)
“Gesù
ha detto: all’uomo si manifestano gli archetipi viventi, ma la luce che è in
essi li fa ritornare nascosti”.
(Vangelo
gnostico-apocrifo di Tommaso apostolo)
“La verità non è venuta nuda al mondo, ma è
venuta in simboli ed immagini. Il mondo non la può ricevere altrimenti”.
(Vangelo
gnostico-apocrifo di Filippo apostolo)
L’angelologia è
quindi uno strumento indispensabile, efficace e potentissimo nell’ascesa
spirituale e nella crescita interiore di ognuno di noi.
Fin dalla notte
dell’uomo (anzi fin dal divino progetto Uomo o Anthropos), le entità spirituali
sono entrate in contatto con noi e ci hanno guidato verso ed incontro
l’evoluzione, e durante questo lungo cammino, gli iniziati ed i maestri
spirituali dell’umanità, i profeti e gli scribi, hanno codificato i messaggi
divini e le dottrine segrete che ci permettono di entrare in diretto contatto
con le entità angeliche e di lavorare per loro, con loro e per noi stessi.
Le Pratiche sono
tante e diverse a seconda della Tradizione che ha codificato “l’accesso”, fatte
di invocazioni e preghiere, esercizi fisici e spirituali, atti magici e
teurgici, pratiche esoteriche e segrete, ma non importa da quale strada
partiamo, l’importante è che tutte le strade (spirituali), come i raggi della ruota, portino al Centro….
(Insistiamo comunque, nel ripetere che la strada maestra di ognuno di noi, è
quella soggiacente nell’immaginario collettivo e nel bagaglio socio-culturale
ai quali si appartiene… il sangue sa… e non mente!).
Nell’angelologia
pratica ed evocativa - nell’angelosofia -
riveste una particolare importanza (e dona all’atto una particolare
potenza), l’uso di particolari simboli, dei “Sigilli” e dei talismani, che sono
associati e rappresentativi (oltre che invocativi), di ciascun angelo o entità
e delle singole sfere.
Questi “simboli”
si dividono in diversi tipi: possiamo avere simboli meramente rappresentativi o
raffigurativi; come simboli “chiave” e simboli “operativi” o “invocativi”.
I primi
appartengono al “Libro aperto”, sono cioè noti e resi pubblici, immagine e
veste esteriore dell’archetipo. L’opera d’arte, ne rappresenta l’esempio
concreto.
I secondi
appartengono al “libro socchiuso” e cioè sono resi pubblici, ma racchiudono un
significato arcano e segreto e rappresentano un codice di comunicazione tra
iniziati, chiavi d’accesso all’archetipo. I miti e le leggende, come le opere
poetiche e letterarie a sfondo esoterico, ne sono i rappresentanti e gli
esempi.
I terzi, quelli
più potenti, magici, teurgici e segreti, appartengono al “Libro Chiuso”, nel
senso che appartengono alle dottrine segrete ed iniziatiche a trasmissione
diretta e personale. Essi rappresentano i nomi propri e segreti dell’archetipo
e possiedono la potenza evocativa, invocativa e vibrazionale dell’archetipo
stesso. I “sigilli” magici ne sono l’esempio più lampante.
Questi “strumenti
viventi” permettono all’operatore di moltiplicare all’ennesima la potenza della
sua pratica o della sua invocazione, oltre che ad avere accesso “chiaro” e diretto
alle entità preposte, mentre permettono all’entità angelica in sé
(riconosciuta, chiamata per nome ed invocata per sigillo), un canale pulito e
diretto di comunicazione e di presenza nella nostra “anima”, oltre che il
nostro personale e simbolico assenso ad operare dentro ed intorno a noi,
attraverso quella complicata “antenna” che è il nostro sistema nervoso.
La funzionalità e
la potenza di quanto sopra detto, dipendono da tantissimi fattori, tra i più
importanti potremmo citare la causa dell’invocazione, la purezza, la
preparazione e la potenza personale dell’operatore, il contesto generale
dell’atto, luogo e tempo dell’operazione ecc. ecc.
Fondamentale è
l’avvertenza di essere rispettosi, cauti, pazienti, riconoscenti ed umili,
dinnanzi al Mistero divino ed alla Magia dell’Universo, nonché rispetto
all’atto evocativo in sé ed alla “purezza” dell’intento operativo.
I libri, le
pubblicazioni ed internet, sono ormai stracolmi di simboli e pseudo-simboli…
sperimentate se volete… provate per credere… ma attenzione a non usare simboli,
sigilli o talismani invocativi o sconosciuti (magari trovati in qualche
libricino o scaricati da qualche sito trabocchetto), se non siete stati
iniziati ed autorizzati dalla Tradizione alla quale appartengono.
Per esempio, potrete
forse trovare citato da qualche disparata parte, il ‘Rituale dei Ventidue Angeli’ della nostra Tradizione (l’OperArepo), ma non il “manuale di
installazione e d’uso” ed il “foglio delle controindicazioni” che solo la
tradizione conosce e dispensa… se nessuno vi ha installato nel sistema nervoso
il “programma di gestione” non potrete aprire il ‘file’ ed avere accesso ai
dati ed ai contenuti… ma potrete, al massimo, danneggiare, anche seriamente e
irrimediabilmente, il vostro ‘softwere’…
Infine, nello stesso
modo in cui proteggete il vostro computer dai virus in agguato nella rete
(letali per i circuiti virtuali), imparate a difendere anche voi stessi e la
vostra Luce dai virus spirituali (letali per l’anima), che sono in agguato
dietro alle apparenze…
Gli Angeli fra noi |
Per saperne di più: vai nella pagina dei link: (i siti degli Angeli)
Per trovare dei testi sull’argomento:
http://www.edizionimediterranee.it