CONOSCERE I MAESTRI DI SAGGEZZA

I MAESTRI E LA GERARCHIA PLANETARIA

INTRODUZIONE

La storia classica colloca nel 3000 circa a.C. l'avvento dell'età del bronzo e dal 2600 al 2480 a.C., la costruzione delle più grandi e famose piramidi, quelle di Giza (fatte costruire dai faraoni Cheope, Chefren e Micerino della IV dinastia). Perciò, secondo la storia, nei 4 - 5 secoli dopo la fine del Neolitico l'uomo, da selvaggio che era, avrebbe raggiunto la capacità di erigere dei monumenti la cui progettazione e costruzione richiede delle avanzatissime conoscenze matematiche, fisiche ed astronomiche.

Questa assunzione non regge e, a rigor di logica, dobbiamo invece concludere che l'elaborazione della prima religione, così come la progettazione di queste grandi piramidi, sia stata opera di personaggi con una capacità e cultura molto al di sopra di quella della comune umanità.

Possiamo pertanto arguire che questi "personaggi" altro non fossero che i Sacerdoti di Atlantide. Gli stessi Antichi riconoscevano che da questa razza, "civile, guerriera e dotta", provenivano la scienza degli astri e le leggi del governo degli uomini. Questa nostra ipotesi viene confermata dal brano seguente, tratto dal volume Il sistema solare, di E. Powell (Edizioni Adyar):

"All'incirca 400.000 anni fa, essendo l'Egitto isolato e scarsamente popolato, una Loggia di Iniziati (esseri altamente evoluti, N.d.R.), a causa del diffondersi delle 'arti nere' nel suo paese (Atlantide, N.d.R.), era emigrata in Egitto, dove poi proseguì il suo lavoro per circa 200.000 anni." "Circa 210.000 anni fa, la Loggia Occulta fondò la prima dinastia divina in Egitto e un impero, facendo venire a questo scopo il primo gruppo di coloni."

"Da questo tempo a 200.000 anni fa, furono costruite le due grandi Piramidi di Giza, per servire da un lato come Templi permanenti di Iniziazione, e dall'altro come santuari per la custodia di alcuni potenti talismani, in previsione della sommersione che gli Iniziati sapevano imminente." "È lecito supporre che i poteri occulti furono impiegati per facilitare il trasporto ed il sollevamento dei grandi blocchi di pietra usati nella Grande Piramide. Molte migliaia di anni dopo, Cheope diede il suo nome a una delle Piramidi."

Possiamo perciò dedurre che, nel lungo corso dell'evoluzione dell'umanità, vi siano sempre stati dei Grandi Esseri che hanno prestato la loro opera affinché le cose procedessero secondo un piano prestabilito moltissimo tempo fa. Anche oggi vi sono Grandi Esseri che guidano l'evoluzione dell'umanità. L'insieme di questi Esseri illuminati viene chiamato con vari nomi, tra cui: "Gerarchia Planetaria", "Centro dei Maestri di Saggezza" e "La grande Loggia bianca".

LA COSTITUZIONE DELLA GERARCHIA (1)

La Gerarchia del nostro pianeta è nota sotto il nome di Grande Fratellanza Bianca, il cui Capo è Sanat Kumara, L'Essere sublime chiamato anche il Grande Iniziatore, l'Antico dei Giorni ... Con lui operano Esseri di elevatissimo sviluppo spirituale, ed una serie di Maestri che fanno parte della Fratellanza Bianca e lavorano a favore dell'umanità e per l'evoluzione del Piano Divino stabilito per questo nostro pianeta. Tutto lo svolgimento dell'evoluzione fu, fin dal principio, portato sotto la cosciente e saggia guida dell'iniziale Fratellanza Bianca che esiste tuttora e continua il suo lavoro...

L'opera della Fratellanza Bianca è più importante di quanto possa apparire, essa non solo si interessa dell'umanità ma anche di altri aspetti che riguardano il regno animale e quello vegetale.

Una giusta precisazione (2)

Vorrei ricordarvi che quando voi pensate alla Gerarchia, lo fate in termini di Maestri (come fa la maggior parte della gente), oppure in termini di Iniziati superiori. Non è esatto. Tutti i discepoli che vengono accettati sono nella periferia della Gerarchia e della sua influenza.

Il lavoro della Gerarchia nella fase iniziale (3)

Per molti millenni, dopo la nascita dell'umanità, il lavoro della Gerarchia non fu molto significativo, perché nessuno uomo era pronto per far parte di questa Grande Fratellanza. Ad un certo momento, mentre in Atlantide vivevano i Semiti, si verificarono le giuste condizioni affinché gli uomini, volenterosi di sottoporsi allo sforzo dell'autodisciplina, fossero istruiti ed iniziati onde renderli idonei di far parte della Gerarchia.

Che cos'è, in ultima analisi, questa Gerarchia? (4)

Che cos'è, in ultima analisi, questa Gerarchia? È un grande corpo di salvezza composto di Unità di Vita dedicate e liberate che operano in formazione di gruppo, con tutte le forme e le vite di tutti i regni e particolarmente con tutte le anime.

In questa sua opera la Gerarchia dà importanza unicamente all'aspetto coscienza di tutte le forme; il mezzo attualmente impiegato per salvare e servire è la mente, come si esprime tramite le menti di tutte le persone umanitarie, degli aspiranti, dei discepoli (di ogni raggio e grado) e degli Iniziati; la Gerarchia può esprimersi anche per mezzo di correnti di pensiero e di idee, imponendo per loro tramite i suoi concetti gerarchici alle menti embrionali del pubblico; essa dirige anche il lavoro educativo di tutte le nazioni, affinché le masse non evolute possano divenire, quando sarà il loro turno, il grande pubblico intelligente.

Chi è a capo della Gerarchia? (5)

Sebbene il Cristo o Signore Maitreya, sia il capo della Gerarchia, questa è in realtà l'Ashram (Scuola spirituale, N.d.R.) di Sanat Kumara, l'Antico dei Giorni. Il Cristo (uso uno dei Suoi nomi ufficiali) è, in verità, il Maestro dei Maestri e il coordinatore dell'intera vita del grande Ashram, congiuntamente agli altri due Ufficiali gerarchici, il Manu e il Mahachohan...

La Gerarchia è l'Ashram di Sanat Kumara, ma Egli ha delegato la sua autorità ai cosiddetti "Salvatori del Mondo" che si sono succeduti lungo le età; l'espressione della loro vita incarnò ogni volta la meta prevista per il periodo durante il quale rimasero in carica.

I componenti della Gerarchia (6)

Alcuni componenti della Gerarchia sono attualmente incarnati in un corpo fisico, altri, invece, vivono in un corpo eterico (energetico, N.d.R.) nei mondi sottili. Alcuni di essi, incarnati in un corpo fisico, dimorano nelle Montagne dell'Himalaia, ma la maggior parte è disseminata in tutto il mondo e dimora, in incognito, in varie Nazioni.

I componenti della Gerarchia cercano di aiutare l'umanità nel suo cammino spirituale attraverso gruppi o movimenti tra cui possiamo elencare, per brevità: Templari, Massoni, Rosa croce e la Società Teosofica. È comunque certo che i Maestri hanno il pieno rispetto del libero arbitrio degli umani, questo, chiaramente, ne limita il raggio d'azione.

Alcuni di essi sono esseri umani che hanno raggiunto un alto grado di perfezione ed hanno così conseguito la "resurrezione della carne", ovvero non hanno più l'obbligo di rinascere in un corpo fisico per procedere con la loro evoluzione. Tra essi citiamo, per brevità, i Maestri: Morya, Koot Hoomi, il Veneziano, Serapis, Hilarion, Gesù, Saint Germain e Djwal Khul.

Così ne parla Alice Bailey nel suo volume Iniziazione umana e solare:

"Attualmente questi Maestri sono incarnati nel mondo intero con il solo scopo di partecipare alle attività, alle occupazioni ed al lavoro di disseminazione della verità nelle differenti Chiese, scienze e filosofie. Producono così in seno ad ogni organizzazione un'espansione, un'apertura, una disintegrazione cosi necessarie ed altrimenti impossibili.

Sarebbe saggio che gli studenti di occultismo riconoscessero questi fatti e coltivassero la loro capacità di identificare le vibrazioni della Gerarchia che si manifestano attraverso i discepoli nei posti e nei gruppi più impensati".

L'opera della Gerarchia (7)

I Maestri contribuiscono in mille modi a far progredire l'umanità. Dalle più alte sfere riversano sulla Terra la luce e la vita che possono essere, liberamente come i raggi del sole, ricevute e utilizzate da tutti coloro che sono sufficientemente recettivi.

... E poi i Maestri, che hanno un legame particolare con le religioni, le utilizzano come serbatoi nei quali riversare energia spirituale perché sia donata ai fedeli di ogni religione come un "mezzo di grazia".

C'è quindi il grande lavoro intellettuale per mezzo del quale i Maestri inviano potentissime forme pensiero (pensieri concentrati su una certa idea, N.d.R.) che captate dagli uomini geniali, vengono da loro assimilate e donate al mondo. Nello stesso modo Essi inviano ai loro discepoli le loro voci notificando i compiti che devono svolgere ... il lavoro di guida e supervisione nell'insegnamento ai giovani discepoli e l'invio di un aiuto specifico in numerosi casi.

Nel mondo fisico sorvegliano il susseguirsi degli eventi, correggono e neutralizzano, per quanto è permesso dalla Legge, le tendenze nefaste, riequilibrano continuamente le forze che si oppongono o ne facilitano il progresso rinforzando il bene ed indebolendo il male.

La Gerarchia vista dal Maestro Djwal Khul (8)

La Gerarchia, è formata da esseri umani e spirituali nel contempo. Questi Maestri, desiderosi di aiutare l'umanità si sono presi la responsabilità di assistere l'uomo nella sua evoluzione. Tra loro vi sono studenti, Iniziati, così come Alcuni Maestri soggetti ai Chohans e ai Kumaras che, a loro volta rappresentano gli Esseri consapevoli più evoluti nella nostra sfera planetaria. Essi non sono dissimili alle descrizioni fatte per gli Angeli e gli Arcangeli nelle religioni Occidentali.

La Gerarchia sta lavorando, a livello politico, per creare una cooperazione internazionale e una sintesi economica. Nel campo della religione, invece, cerca di diffondere la coscienza spirituale e una religione di tipo universale. Nei domini della scienza, istruzione e psicologia, il suo scopo è quello di espandere la coscienza, la conoscenza e le capacità umane in generale.

I membri della Gerarchia inviano costantemente nel mondo pensieri, ideali, semi di attività e progetti, allo scopo di influenzare coloro che operano in campo politico, economico e scientifico. Questi piani talvolta sono idealistici, comunque sono realizzabili. La Croce Rossa internazionale rappresenta un esempio riuscito di tale influenza.

Coloro che si aprono alle ispirazioni inviate dai Maestri e si dedicano al "bene maggiore", talvolta sono istruiti dagli stessi Maestri mentre i loro corpo giace addormentato ... Queste persone, comunque, non dovrebbero lavorare in questo senso solo allo scopo di ottenere vantaggi personali, bensì offrirsi come cooperatori di coloro che operano sui piani superiori.

I Maestri visti da Giuseppe Filipponio (9)

... Questi Fratelli Maggiori dell'umanità hanno calcato, quali uomini sulla terra, il lungo sentiero evolutivo, e sono entrati nei ranghi dei Grandi Esseri che ora proteggono e guidano il destino dell'uomo soltanto dopo aver subito tutti i processi che ci innalzano a più spirituali dimensioni.

Essi hanno trionfato sulla materia e conseguito la loro meta suprema mediante gli stessi superamenti e gli stessi sacrifici che noi affrontiamo e con cui lottiamo nelle nostre vite. Essi hanno conosciuto ogni passo del sentiero della sofferenza, hanno subito ogni esperienza, hanno lottato per redimere le loro fragilità umane ed hanno vinto mediante la padronanza degli aspetti materiali dei loro sé umani.

I Maestri visti da David Anrias (10)

Quando un uomo raggiunge il Nirvana o Liberazione non è obbligato a conservare il suo corpo fisico o a reincarnarsi in un altro. La scelta è sua: o preferisce vivere per sempre un'esistenza disincarnata o dimora sulla terra per un tempo considerevole come Maestro di Saggezza, in questo caso egli avrà una funzione in seno alla Gerarchia Occulta e aiuterà lo sviluppo dell'umanità in modi estremamente diversi.

I Maestri, possono compiere miracoli, ma lo fanno raramente perché ritengono che, salvo in casi eccezionali, ogni miracolo è una forma di esibizionismo. Infatti la loro assenza di vanità è così totale che malgrado la loro nobiltà e i loro grandi poteri sono stati così modesti da chiamarsi Fratelli Maggiori e Servitori dell'Umanità; in effetti, secondo i loro propositi vivono per servire e guidare, perché coloro che guidano non fanno altro che servire. Tuttavia, la loro funzione di guida non intralcia il libero arbitrio dell'uomo, perché ciò infrangerebbe la Legge. Essi suggeriscono, ma non esercitano pressioni, ispirano ma non ordinano mai.

Possiamo dunque constatare che, sebbene i Maestri abbiano il loro spirito nel Cielo, i loro piedi calcano il nostro suolo, vale a dire che non sono vaghi sognatori, ma uomini fondamentalmente pratici. Non hanno più i vizi e le debolezze del comune mortale, perché hanno sofferto essi stessi per vincerli camminando sul sentiero che porta all'Adeptato (stato di altissima evoluzione spirituale, N.d.R.). Cosi, essi hanno l'attitudine ad una totale comprensione e tolleranza, unite ad un'immensa compassione e, cosa importantissima come affermano essi stessi, un pronunciato senso dell'umorismo.

Riferimenti Bibliografici

Ringraziamo tutti gli Autori e le Case Editrici che, con il loro lavoro, hanno permesso questa raccolta e ci scusiamo qualora avessimo fatto qualche errore nel citare la fonte originale del materiale presentato.

Il numerino vicino al titolo, qualora utilizzato con i riferimenti bibliografici, permette di conoscere la fonte del brano proposto.

  1. Giuseppe Filipponio, Il Loto bianco, p. 129,
    Centro Verso la Luce, Via Laurentina 622 - 00143 Roma.
  2. Alice Bailey, Il Discepolato nella Nuova Era, Vol. II, p.64,
    Edizioni Nuova Era, Roma.
  3. Riassunto dal volume Il Loto Bianco, di Giuseppe Filipponio,p. 57,
    Centro Verso la Luce, Via Laurentina 622 - 00143 Roma.
  4. Alice Bailey, Raggi e Iniziazione, pp. 528-31,
    Edizioni Nuova Era, Roma.
  5. Alice Bailey, Il Trattato dei 7 Raggi, Vol. V,Raggi e Iniziazione, p. 368
    Edizioni Nuova Era, Roma.
  6. Riassunto dal volume Il Loto Bianco, di Giuseppe Filipponio, p. 57,
    Centro Verso la Luce, Via Laurentina 622 - 00143 Roma.
  7. Annie Besant, I Maestri,
    Edizioni Adyar, Settimo Vittone, (To).
  8. I. Dalichiw e M. Booth, AuraSoma,
    Edizioni Mediterranee - Roma.
  9. Giuseppe Filipponio, La via della Luce, p. 63,
    Centro Verso la Luce, Via Laurentina 622 - 00143 Roma.
  10. David Anrias, Attraverso gli occhi dei Maestri, p. 20,
    Edizioni Amiedi, Milano, 1932,

 

 A cura di: Giuseppe Bufalo

Tratto da:

www.viveremeglio.org

  

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