Lalumen Theosophias en Mysterio

 I Grandi Maestri della Teosofia

Un Pentacolo di Anime Ascese e Spiriti Maestri:

 H.P.Blavatsky - A.Besant - C.W.Leadbeater - A.Bailey - R.Steiner

 

  Helena Petrovna Blavatsky  

Nata a Ekaterinoslav, (Ucraina) nel 1831, Helena Petrovna Hahn von Rotterstern, proveniva da una famiglia di origine nobile, poichè apparteneva alla dinastia del capo Varegoruryk. Nel 1841, in seguito alla morte della madre, H.P.H. fu affidata ai nonni materni che vivevano a Saratov, in un antica e sontuosa residenza, dove la ragazza crebbe in una atmosfera permeata da una profonda intellettualità. Il nonno di helena possedeva una biblioteca in cui abbondavano i libri di storia, scienza, filosofia ed occultismo.

Alle pareti di una sala del palazzo era appeso un dipinto velato, dinanzi al quale la piccola Helena trascorreva molto tempo assorta in profonde riflessioni; non si può escludere che tale dipinto raffigurasse un avvenimento doloroso per la sua famiglia, che contribuì alla ferma decisione della ragazza di non mettere piede in Siberia.

Nel 1848 (o forse nel '49), con l'approssimarsi del suo diciottesimo compleanno, si verificarono due eventi apparentemente incocigliabili fra loro: il matrimonio con il conte Nikifor Blavatsky de Cernigoff, vice governatore dell'Armenia, e l'incontro con il Mahatma (Maestro) Morya a Londra.

E' probabile che la scelta di sposare quest'uomo molto più anziano di lei sia stata determinata in massima parte dal fascino esercitato dall'Armenia, un territorio biblico situato tra il mediorente e l'Asia, che custodiva tradizioni millenarie e leggendari monasteri. Divenendo la moglie del governatore, H.P.B. sarebbe stata più agevolata nel realizzare il suo intento di conoscere I segreti racchiusi nei testi sacri di tutte le religioni.

L'incontro con il Mahatma Morya costituisce il secondo avvenimento che segnò in maniera indelebile la sua vita ed ebbe luogo in occasione dei festeggiamenti per l'incoronazione della regina Vittoria; tuttavia occorre segnalare anche un secondo incontro con il Mahatma Morya, che avvenne a Ramsgate il 12 agosto 1851, giorno del ventesimo compleanno di H.P.B.

Fino a quel momento, la sua esistenza era trascorsa nella tranquilla beatitudine familiare, immersa nella natura e nei libri della ricca biblioteca del nonno. Ora era giunto il tempo di dedicarsi alla ricerca del segreto delle religioni. Sul finire del 1849, H.P.B. cominciò a viaggiare recandosi prima in Turchia e quindi in Grecia, in Egitto e in Francia. Nel 1853 fece ritorno in Inghilterra; nel 1854 attraversò gli Stati Uniti; nel 1855 fu la volta dell'India, paese che avrebbe visitato anche nel 1856, insieme a parte del Tibet e della Birmania.

Ogni suo viaggio era animato da una finalità ben precisa: incontrare I depositari della conoscenza antica ed indurli a rivelarle I loro segreti.

Nel 1866 - 1867 percorse I Balcani, l'Egitto, la Siria e l'Italia. I suoi viaggi proseguirono senza sosta fino all'incontro con il colonnello Olcott, avvenuto a New York nel 1874, che avrebbe contribuito alla nascita della Società Teosofica.

Si dice che I Mahatma dell'India stessero cercando da cento anni la persona giusta, in grado di aiutarli a salvare la religione e la cultura indiane dalla distruzione, traducendole al contempo nelle lingue occidentali. I Mahatma non pensavano di affidare questo incarico a una persona di nazionalità Inglese, eppure nello schema mentale di H.P.B., liberale e denso di nozioni adatte ad assolvere a questa funzione, essi individuarono un "veicolo" ideale per convogliare I loro insegnamenti. Helena sarebbe quindi divenuta la loro Amanuense.

Nel 1875, H.P.B. fondò a New York, insieme al colonnello Olcott, William Q. Judge ed altre personalità illustri, la Società Teosofica.

Nel 1877 pubblicò il suo primo libro, "Iside Svelata".

Nel 1879 fondò la rivista "The Theosophist" e si stabilì a Madras (India) presso la sede centrale della Società Teosofica, dove avrebbe scritto e lavorato per favorire la rinascita religiosa e spirituale dell'India.

Nel 1884 tornò in Europa e iniziò a scrivere "La Dottrina Segreta", un opera monumentale che rappresenta anche il suo traguardo più importante. Nel 1885 fece ritorno in India per l'ultima volta. trascorse gli ultimi anni della sua vita a Londra, dove fondò la rivista "Lucifer"; inoltre, pubblicò "Le istruzioni, La chiave della Teosofia, La voce del silenzio, La dottrina segreta". Morirà l'8 maggio 1891.

   Annie Besant   

Annie besant nacque in Inghilterra nel 1847. Suo padre scomparve quando la piccola Annie aveva solo 5 anni. Rimasta priva di risorse economiche, la madre, Emily Wood, cominciò a lavorare presso il convitto di una scuola. Non essendo in grado di badare ad Annie la donna affidò la figlia alle cure di un'amica, Ellen Marryat.

Nel 1866, Annie conobbe il reverendo Frank Besant. Benchè avesse solo 19 anni, la ragazza decise di convolare a nozze con il giovane prelato e a 23 anni era già madre di 2 figli.

Tuttavia, Annie era profondamente infelice, in parte per via del suo spirito indipendente che cozzava inevitabilmente contro la mentalità tradizionalista del marito. Sempre in quel periodo, Annie aveva iniziato anche a mettere in discussione la sua fede religiosa. Nel momento in cui espresse la sua decisione di non partecipare più alle funzioni religiose, Frank Besant la costrinse a lasciare la loro casa. Il figlio Digby rimase con il padre, mentre Mabel si trasferì a Londra con la madre.

La separazione dal marito coincise con il totale rifiuto del cristianesimo da parte di Annie, che nel 1874 entrò a far parte della Società Secolare. Poco tempo dopo iniziò a frequentare Charles Bradlaugh, editore del giornale radicale "National Reformer" nonchè lider del movimento secolare in Gran Bretagna. La Besant, che nel frattempo aveva cominciato a lavorare per il "National Reformer", scrisse numerosi articoli su tematiche quali il matrimonio e I diritti delle donne.

Nel 1880, Charles Bradlaugh fu eletto deputato nella circoscrizione di Northampton ma, essendosi rifiutato di prestare giuramento per il solo fatto di non condividere la fede cristiana, fu espulso dalla Camera dei Comuni.

Dopo essere entrata a far parte del Federazione Socialdemocratica, Annie fondò un giornale dallo spirito fortemente militante, "The Link", che la rese invisa al mondo delle aziende padronali, le quali tuttavia si videro costrette a porre rimedio a certe loro iniquità nei confronti dei loro dipendenti, specie quelli di sesso femminile.

Dopo il 1890, Annie Besant divenne una sostenitrice della Società Teosofica, ma neppure dopo il suo trasferimento in India venne meno il suo interesse nei confronti dei diritti delle donne. Morirà nel 1933.

Tra le sue opere ricordiamo: "il potere del pensiero", "l'uomo e I suoi corpi", "Il Karma o l'enigma del destino", "La morte... e poi?", "Il tempio interiore", "I sette principi", "Le leggi fondamentali della teosofia", "Reincanazione", "Sapienza antica", "Religioni comparate nella loro Unità essenziale", "Studio sulla coscienza", "Le forme pensiero" (scritto con C.W.Leadbeater), "La natura della memoria" (scritto con H.P.B.).

Charles Webster  Leadbeater

C.W.Leadbeater, pastore anglicano, divenuto successivamente una figura di spicco della Società Teosofica nella quale fu anche il braccio destro di Annie Besant, deve buona parte della sua fama anche al "caso" Krishnamurti. Quest'ultimo, fin da bambino, si era messo in luce in virtù di una straordinaria purezza d'animo che lo aveva indotto a rifiutare l'apprendimento delle nozioni scolastiche più elementari, nel rispetto di un chiaro disegno, secondo cui la sua mente non avrebbe dovuto subire condizionamenti da parte di pseudopatrimoni di conoscenza. A questo aspetto si era aggiunto un eccezionale altruismo accompagnato dall'amore per ogni essere umano. Dopo la morte della madre, Krishnamurti si trasferì con il padre ad Adyar, dove aveva sede la S.T.

C.W.L. si accorse ben presto dell'aura che rifulgeva intorno al piccolo Krishnamurti e si persuase che il fanciullo sarebbe stato destinato a ricoprire un altissimo ruolo.

Anche A.Besant confermò le rivelazioni di C.W.L. e decise di farlo adottare dalla Società Teosofica. Krishnamurtin sarebbe divenuto un insegnante esigente ed inflessibile, ma avrebbe rifiutato energicamente di essere considerato un Guru e, fedele a questa sua volontà, non volle discepoli e si proclamò sempre uno spirito libero.

Negli ultimi anni della sua vita, C.W.L. si trasferì in Australia dove divenne vescovo della chiesa cattolica liberale.

Tra le sue opere, ricordiamo: "I Maestri e il Sentiero", "Manuale di Teosofia", "Sogni - natura e cause", "Gli aiutatori invisibili", "Il lato nascosto delle cose", "La vita interiore", "Magias bianca e magia nera", "L'uomo visibile e l'uomo invisibile", "I Chakra", "Deva Chan", "Il piano astrale".

 Alice Bailey

Alice Bailey nacque a Manchester (Inghilterra) il 16 giugno 1880, proveniente da una ricca familia aristocratica. Dopo un'infanzia dorata, almeno sotto il profilo del grande benessere economico tipico del suo ceto sociale, iniziò a prestare assistenza presso alcune case del soldato dell'esercito britannico. Il suo compito consisteva essenzialmente nel tenere conferenze sul Vangelo e sulle Scritture. Questa sua "missione" di predicatrice l'avrebbe dapprima condotta in Irlanda e successivamente in India.

Nel 1907 sposò Walter Evans, che aveva conosciuto durante il periodo trascorso in India, sempre per conto dell'esercito britannico. Si trasferirono negli Stati Uniti, dove W. Evans sarebbe stato ordinato ministro nella chiesa episcopale. Il matrimonio, pur se allietato dalla nascita di tre figlie, si rivelò un'esperienza fallimentare che sfociò nella separazione e in seguito nel divorzio.

Negli U.S.A., Alice Bailey scoprì le opere di H.P.B. ed entrò a far parte della Società Teosofica. Il cristianesimo dogmatico, spesso ottuso, a cui aveva aderito fino a quel momento, cedette il passo a una visione spirituale molto più aperta, anche se la figura del Cristo sarebbe rimasta sempre il fulcro della sua fede.

Anni dopo, delusa dei complotti meschini perpetrati a suo danno da alcuni membri della S.T., A.Bailey se ne distaccò, pur senza mai rinnegare il ruolo importantissimo svolto dalla Teosofia nell'ambito del suo cammino evolutivo.

La dottrina dei Maestri occulti illustrata da H.P.B. la indusse a ravvisare nel teosofo Qoot Humi l'entità spirituale che, a suo dire, la guidava fino dall'età di 15 anni. Nel 1919, Alice proclamò di essere stata contattata da un'alta entità spirituale che definì "Il Tibetano" e che Bailey identificò con l'adepto Djwhal Khul, citato da H.P.B.. Dopo qualche titubanza iniziale, accettò di diventare la sua amanuense. Il frutto di questa collaborazione è visibile attraverso una serie di libri che, stando a quanto sostiene A.B., le furono dettati dal "Tibetano". Il più celebre, ma anche il più ostico di tutti questi libri, è il "Trattato del Fuoco Cosmico", che ha surclassato perfino la "Dottrina Segreta" della H.P.B. quanto a difficoltà di comprensione. Tuttavia, esso contiene alcuni interessanti schemi cosmici che erano già comparsi in alcuni testi dell'Antica Teosofia.

Nel 1920, A.B. sposò il teosofo Foster Bailey, con il quale nel 1923 fondò la "Scuola Arcana". Lo scopo principale della scuola consisteva nell'insegnare ai suoi discepoli a portare avanti il grande Disegno Universale sotto la guida della Gerarchia dei Maestri, capeggiata dal Cristo.

Dopo la scomparsa di Alice, avvenuta nel 1949, la direzione della scuola fu assunta da suo marito. Questa istituzione è tuttora presente a livello internazionale; è giusto menzionare anche il Lucis Trust, un organismo creato nell'intento di sovrintendere agli aspetti amministrativioe legali della scuola nonchè al finanziamento dei libri pubblicati.

 Rudolf Steiner  

E' pressoche d'obbligo parlare brevemente di questo celebre studioso e pedagogista austriaco, che per un certo periodo ha fornito un attivo contributo alla Società Teosofica, prima di distaccarsene per fondare la Società Antroposofica.

Di umili origini, il piccolo Rudolf crebbe in un ambiente semplice che lo pose fin dall'inizio a stretto contatto con la natura e I suoi ritmi. All'età di 7 anni ebbe le prime impressioni di un mondo che si poteva percepire attraverso degli organi di senso non "fisici".

Dopo il conseguimento della licenza liceale, Steiner si iscrisse all'Istituto Tecnico Superiore di Vienna, dove avrebbe studiato anche la biologia, la chimica e la fisica, non senza manifestare una sorta di macerazione interiore ascrivibile alla sua incapacità di trovare un punto d'incontro fra l'insegnamento empirico delle scienze naturali e la visione spirituale che continuava a pervadere la sua anima. Il suo professore di storia della letteratura gli permise di conoscere la poesia di Goethe, del quale avrebbe scoperto successivamente anche le ricerche condotte in ambito scientifico; per la prima volta, quindi, grazie alla sua duplice veste di letterato e di scienziato, Goethe apparve a Stainer come una figura in grado di gettare un ponte fra la natura e lo spirito.

Nel 1889 si trasferì a Weimar per collaborare all'archivio Goethiano; questa nuova attività gli permise di entrare in contatto con poeti, artisti ed altri esponenti del mondo culturale che avrebbero contribuito ad aumentare la conoscenza dell'essere umano e di se stesso. Tuttavia, ben presto questo ambiente gli apparve permeato di un egoismo e di una meschinità che cozzava con il suo bisogno di addentrarsi sempre di più nella dimensione metafisica. Da quel momento, Steiner avrebbe lavorato alla stesura dei suoi scritti filosofici. Nel 1886 pubblicò: "Basi di una teoria della conoscenza della concezione Goethiana del mondo"; nel 1894 fu la volta di: "La filosofia della libertà", seguito da: "Friedrich Nietzsche, lottatore contro il suo tempo" (1895), e da: "La concezione Goethiana del mondo" (1897).

Sul finire del secolo, Steiner avvertì sempre più intensamente l'esigenza di approfondire il pensiero scientifico-materialista per poterlo trasformare "dal di dentro" e sperimentarlo nella dimensione metafisica. Sempre in quel periodo, la sua sete di sapere lo spinse in direzione di certe correnti mistiche che si dissociavano da quanto predicava il cristianesimo, secondo il quale l'uomo non era in grado di entrare nell'aldilà attraverso lo sviluppo delle sue forze spirituali.

Nei primi anni del '900, Stainer entrò a far parte della Società Teosofica, assumendo l'incarico della sezione tedesca della medesima. Tuttavia, con la conferenza "Il cristianesimo quale fatto mistico", tenuta nel 1901 e quindi pubblicata sotto forma di saggio, Steiner volle dimostrare che non solo I profeti ebrei ma anche I misteri dell'antichità avevano annunciato la venuta del Cristo, inteso come una grande entità cosmico-divina. Questa teoria contrastava con gli insergnamenti della Società Teosofica, secondo la quale il Cristo è uno dei tanti "Maestri di Saggezza" e neppure il più importante. Non dimeno, la collaborazione di R.Steiner con la S.T. proseguì fino al 1913, quando, in seguito ad una polemica con Annie Besant, se ne distaccò per fondare la Società Antroposofica. Il termine "Antroposofia" deriva dal greco: "Anthropos" = "Uomo" e "Sophia" = "Saggezza", e intende designare una più vasta coscienza interiore che permette all'uomo di sperimentare se stesso come cittadino dei due mondi.

(Da: "La Teosofia" di Cristina Luisa Coronelli, ed: Xenia):

  Clicca qui per il libro di Cristina Luisa Coronelli

 

 

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