"I Pionieri della Societa' Teosofica ed i loro Ispiratori"

a cura del Segr.Gen.della Società Teosofica Italiana Dr.Antonio Girardi

 La storia della Società Teosofica e delle tradizioni di saggezza ci mostra come, alla base del vivere umano, vi sia una serie complessa di fattori che si concretizzano poi nell'azione illuminata ed innovativa di Pionieri che, con la loro opera ed il loro pensiero, finiscono per ampliare i confini della coscienza di tutta l'umanità.

Si pensi, ad esempio, all'azione dei due Pionieri per eccellenza della Società Teosofica, Helena Petrovna Blavatsky ed il Colonnello Henry Steel Olcott.

Nella seconda metà di un secolo scientista ed in fondo un po' arrogante, con quella sua certezza di poter risolvere tutti i problemi dell'umanità con la sola tecnologia, H.P. Blavatsky ed H.S. Olcott si fecero portatori di un messaggio di altissimo valore spirituale che non aveva altro scopo se non quello di affermare una visione globale e fraterna della vita.

Proprio perchè intriso di un soffuso idealismo, spesso l'approccio teosofico è stato tacciato di ingenuità.

In realtà questo approccio è profondamente pratico e mira a creare un ponte di consapevolezza che coinvolge tutti i livelli della vita cogliendo l'illusorietà dell'approccio materialista e l'ulteriore illusorietà della separazione dualistica fra spirito e materia.

Ecco allora che l'azione dei nostri Pionieri è in grado anche di incidere concretamente nella realtà effettuale: si pensi, ad esempio, alla copiosa produzione letteraria, alla fondazione di centri di alta spiritualità, allo sforzo immane per portare queste conoscenze ad una platea sempre più vasta di persone.

Ma nella loro azione, per quanto concreta, si intravede sempre la forza di un sogno, che quasi trascolora in una dimensione archetipale ed astratta della vita.

Non vi è dubbio che affinchè quest'ultima potesse manifestarsi con così grande forza in H.P. Blavatsky ed H.S. Olcott era indispensabile che entrambi fossero "aperti" al cambiamento e disponibili sempre a modificare l'ambito della conoscenza, ambito destinato ad un continuo allargamento e dunque regno stesso dell'impermanenza.

Questa dimensione di apertura, quasi di permeabilità, ci permette di affrontare anche il tema della loro ispirazione.

Un'ispirazione in cui la voce della vita si manifestava sia attraverso i Maestri di Saggezza sia attraverso l'intuizione interiore.

Anche sulla questione dei Maestri di Saggezza spesso i teosofi sono stati tacciati, impropriamente, di ingenuità.

I Maestri di Saggezza rappresentano, in realtà, il culmine della coscienza dell'umanità e la consapevolezza della globalità dell'essere e del sapere.

Se la loro dimensione può apparire mitica, la loro esistenza è estremamente concreta ed il loro messaggio altamente spirituale. Ed è proprio su quest'ultimo che la nostra attenzione deve concentrarsi.

La loro "ricerca" da parte dell'uomo finisce per essere non tanto un viaggio nello spazio e nel tempo, quanto un'ascensione basata su categorie dello spirito.

La loro voce si ascolta meglio nel silenzio del proprio cuore e rappresenta il carattere sacrale della Vita.

Per una sorta di mal celata valutazione materialistica, oggi gli uomini che si dedicano alla ricerca spirituale vengono invitati, dalla cultura ufficiale, a fornire "prove e certezze" dei propri sogni e delle proprie dimensioni speculative.

Ma la Via interiore cesserebbe di essere tale se fosse mera dispensatrice di certezze validabili.

Ove la dimensione sacra della Vita si manifesta, il silenzio e la globalità dominano e le parole finirebbero per essere soltanto un pallido riflesso.

Un mistico ebbe a dire ad un amico che lo accusava di essere poco convincente: "come posso rinchiudere il cielo ed il mare nelle gabbie delle certezze che Tu vuoi da me attraverso le parole?".

La vita dei Pionieri finisce spesso per essere difficile e resa ancor più complicata dalla pretesa di molti di una sorta di perfezione da parte loro e dai tentativi di manipolazione e controllo.

Ma i Pionieri sono sorretti dalla Vita e sanno andare oltre a questi inganni, così come è avvenuto per H.P. Blavatsky ed H.S. Olcott.

Il ricercatore e l'uomo di Buona Volontà guardano con molta simpatia all'esempio fornito dai Pionieri ed ascoltano con attenzione la voce dei Maestri di Saggezza, poichè vedono in tutto ciò una sorta di "benedizione" che arricchisce il loro vivere ed il vivere dell'umanità intera.

Il ricercatore e l'uomo di Buona Volontà non si lasciano nemmeno fuorviare dalle visioni ideologiche che tendono a rendere "esclusivi" e a dare credito soltanto ai Pionieri ed ai Maestri di questa o quella Religione, di questo o quel movimento o, addirittura, soltanto questo o quel Pioniere o Maestro di Saggezza.

Sanno infatti che i valori della vita non hanno etichette e non si misurano con un metro di potere.

Il ricercatore e l'uomo di Buona Volontà ascoltano l'eco della vita che si diffonde nel loro cuore attraverso i Pionieri ed i Maestri di Saggezza.

Sanno che il messaggio di questi ultimi non potrà mai interrompersi nel tempo e, compassionevolmente, sorridono in un silenzio che non ha nè tempo nè spazio.

Antonio Girardi

 

Helena Petrovna Blavatsky ed il Colonnello Henry Steel Olcott, fondatori della Societa' Teosofica

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