Un aspetto del lavoro degli Adepti e dei membri della Società Teosofica
nella realizzazione del piano divino di evoluzione dell’umanità
Di: C. Jinarajadasa
Nel lavoro
di riscoperta storica delle attività della Società Teosofica in Italia,
La
traduzione originale del fratello Boris è stata ritoccata qua e là per renderla
più adatta alla fluidità della lingua di oggi.
L’intervento di Jinarajadasa rappresenta non solo una testimonianza per così dire “storica” ma anche uno straordinario ed attualissimo contributo a ben comprendere gli Scopi della Società Teosofica ed il vero significato del Servizio nell’awmbito della ricerca spirituale.
Tutti
noi membri della Società Teosofica apparteniamo ad una organizzazione che non
ha eguali sulla Terra. Non siamo una comune associazione di idealisti, perché
dietro alla nostra Società sta quel corpo di Uomini Perfetti, i Fratelli
Anziani della Razza che noi chiamiamo Grande Fratellanza Bianca.
Siamo
oggi in possesso di grande quantità di materiale storico che ci offre i fatti
atti a farci comprendere la base occulta della Società.
Questo
materiale consiste in tre opere. La prima e maggiore è rappresentata da 456
pagine di lettere, si tratta delle “Lettere
dei Mahatma ad A.P. Sinnett” e contiene le lettere ricevute da coloro che
noi chiamiamo gli Adepti. Questo materiale è depositato presso il British
Museum ed è a disposizione del pubblico.
Due
altri lavori contengono le lettere degli Adepti da me collezionate e sono
divise in due serie. Gli originali sono in gran parte depositati presso gli
archivi della S.T. ad Adyar.
Che
cosa scopriamo leggendo questo cumulo di documenti storici? Primo che Madame
Blavatsky, una donna di temperamento psichico straordinario, fu guidata al
Tibet per risiedere con due Adepti conosciuti sotto il nome di M. e K.H.
Colà
non soltanto le furono impartiti degli insegnamenti ma fu pure allenata all’uso
di certe forze occulte. Alla fine del suo periodo di addestramento, le furono
date istruzioni per il suo ritorno in Europa onde iniziare un movimento per
combattere la filosofia allora prevalente, materialistica opera del lavoro
degli scienziati del tempo.
Nel
1874 venne diretta agli Stati Uniti senza che le venisse dato alcun dettaglio
sul suo lavoro futuro.
Sperò
di iniziare il lavoro con l’unica associazione che aveva la credenza che la
vita persisteva oltre la tomba – gli
Spiritisti – e con il Colonnello Olcott da lei incontrato si provò a
strapparli ai fenomeni medianici per portarli allo studio della scienza della
vita e della filosofia.
Ambedue
fallirono lo scopo e fu allora che Madame Blavatsky, che per mezzo delle sue
facoltà occulte era sempre in comunicazione con gli Adepti, ricevette
istruzioni che trascrisse di sua mano come segue: “Ordini ricevuti dall’India per la fondazione di una società filosofico
religiosa – scegliere per essa un nome – scegliere pure Olcott – Luglio
Noterete
che l’idea era di fondare una società “filosofico
religiosa”. Molte persone che erano profondamente interessate alle sue idee
si raccolsero intorno alla Blavatsky ed in sedici decisero di formare una
organizzazione cui diedero il nome di Società Teosofica.
E’
interessante sottolineare che la parola Teosofia era in uso nella lingua
inglese per lo meno da due secoli.
Fu
usata in primo luogo dal greco e filosofo neoplatonico Proclus ad indicare
l’idea esistente tra la popolazione non greca che la natura dell’uomo e quella
della divinità erano frammiste.
Il
primo uso della parola “teosofico” in
lingua inglese avvenne nel 1642.
Naturalmente
Teosofia e Teosofico, in coloro che professavano queste idee, avevano il
significato che la natura umana non era del tutto diversa dalla natura Divina.
Il
30 ottobre 1875 il gruppo formulò le regole della Società ed elesse le cariche
principali.
In
questa prima comunicazione al pubblico stabilivano che “gli scopi della Società sono di raccogliere e diffondere la conoscenza
delle leggi che governano l’universo”. In questo documento troviamo il ben
noto sigillo teosofico, esattamente come l’abbiamo oggi. Noterete che non vi è
alcuna dichiarazione sull’idea della Fratellanza.
Successivamente
Madame Blavatsky ricevette istruzione di scrivere. Essa impiegò due anni a
scrivere l’Iside Svelata.
Venivano
continuamente presentati alla sua visione astrale dei libri da cui copiava
degli estratti.
In
questo lavoro nulla è stato detto sulla Fratellanza; il libro tratta in genere
di argomenti di psichismo e di fenomeni occulti di varia specie verificatisi in
molte parti del mondo così come dell varie e principali idee contenute nelle
religioni e misticismi del mondo.
Le
vennero date istruzioni di non far pressione sull’idea della reincarnazione
perché avrebbe potuto creare degli ostacoli alla realizzazione dello scopo per
il quale il libro era stato scritto e che era quello di attrarre l’attenzione
di coloro che in occidente si interessavano alle idee occulte, onde non fossero
respinti con i concetti della reincarnazione che fan parte dell’Induismo e del
Buddismo.
Molti
che lessero il libro, dalle varie parti del mondo, si misero in comunicazione
con il Colonnello Olcott e con Madame Blavatsky e divennero membri della
Società.
Nel
1878 ambedue i fondatori ricevettero l’ordine di partire per l’India. Lungo il
viaggio si fermarono a Londra ove fondarono una Loggia Teosofica.
Arrivarono
a Bombay nel febbraio 1879. Nello stesso anno, il 1° ottobre 1879, Madame
Blavatsky incominciò le pubblicazioni della rivista The Theosophist.
Il
lavoro da compiere in quel momento era di stimolare gli indiani al
riconoscimento della natura altamente spirituale delle proprie scritture, di
cui la maggior parte di essi sapeva poco, non conoscendole che di nome.
Inoltre,
poiché tali persone erano state educate nelle Università inglesi, erano
profondamente influenzate dal materialismo occidentale e non credevano affatto
che l’India avesse alcun genere d’insegnamento superiore degno di attenzione.
Nell’anno
1880 si iniziò un nuovo periodo, quando il Signor Alfred Percy Sinnett
ricevette delle “lettere” dagli
Adepti, in maggior parte in risposta a domande da lui stesso formulate.
Egli
aveva incontrato Madame Blavatsky ed il Colonnello Olcott assistendo a parecchi
fenomeni occulti dalla stessa compiuti.
Queste “lettere” non erano scritte a mano ma
con un processo occulto chiamato “precipitazione”.
Quale
risultato del grande numero di lettere ricevute, il Signor Sinnett espresse i
primi concetti al mondo occidentale di chi sono gli Adepti ed una indicazione
circa qualcuno dei loro insegnamenti nella sua opera “Il Mondo Occulto”.
Questo
libro contribuì grandemente a risvegliare l’attenzione dei ricercatori della
Verità in parecchi paesi occidentali, che si unirono alla Società Teosofica.
Ma
il Signor Sinnett si interessava solamente alla Scienza e non alla metafisica
ed alla religione. Non fu affatto responsivo a certe idee espresse nelle
lettere ricevute.
Queste
idee mostravano chiaramente che l’intento degli Adepti non era di dare degli
insegnamenti occulti, ma di creare un
movimento che avesse come obiettivo quello della Fratellanza Universale.
Il
Signor Sinnett ignorò completamente questo elemento importante, quantunque il
Colonnello Olcott e Madame Blavatsky comprendessero che quello era lo scopo
degli Adepti nel fondare
Abbiamo
quindi quanto segue in una delle “lettere”.
L’Adepto K.H. usando il termine “i Capi”
per indicare gli Adepti anche più grandi di sé, scrisse: “I Capi desiderano una fratellanza, una reale Fratellanza Universale da
iniziare; una istituzione che possa farsi conoscere nel mondo in modo di
attrarre l’attenzione delle menti più alte”.
Egli scrisse ancora: “Il termine Fratellanza Universale non è una frase oziosa, la grande
massa dell’umanità ha un’altissima rivendicazione su di noi… Essa è la sola
base sicura della moralità universale. Se si trattasse di un sogno, almeno
sarebbe un nobile sogno per il genere umano: ed è l’aspirazione del vero
Adepto”.
Il Signor
Sinnett però continuava ad insistere che il solo avvenire della Società
dipendeva dalle prove che gli Adepti potevano dare, sotto controllo, di possedere
dei poteri occulti.
Egli
importunò con tale ostinazione l’Adepto K.H. che finalmente Egli si rivolse al
grande Adepto conosciuto con il nome di Maha Chohan.
Fu
allora che il Maha Chohan dichiarò con fermezza: “Perisca piuttosto
Desidero
attrarre particolarmente l’attenzione sulla frase usata “moralità universale”. Come è fatto il mondo di oggidì, noi abbiamo
parecchie moralità.
Ogni
religione propone il proprio codice morale e questi spesso differiscono tra di
loro. Tanto la religione cristiana quanto quella indù proclamano la monogamia,
ma il maomettanesimo permette il matrimonio anche con quattro mogli, sotto
certe condizioni.
Vi
è una distinzione molto netta nell’idea delle relazioni morali fra la
popolazione bianca europea rispetto alle razze di colorito più scuro.
Sappiamo
che quando gli spagnoli conquistarono gli indiani del Sud America li trattarono
brutalmente e vi fu per molto tempo la questione se essi possedessero del tutto
un’anima.
In
tutte le razze imperialistiche d’Europa che hanno fondato colonie nei vari
Paesi del mondo, la razza bianca dominante non sentiva obblighi morali verso le
razze soggette. Anche oggidì questa questione è conosciuta come pregiudizio di
razza.
Vi
è quindi una moralità affaristica accettata come premessa che spesso è
certamente contraria agli ideali etici proposti dalle religioni.
Fintantochè
vi saranno queste moralità diverse, non vi potrà essere unificazione di tutto
il genere umano.
Lo
scopo della Fratellanza degli Adepti è in modo definitivo tale unificazione,
benchè tale compimento possa richiedere diversi secoli.
Era
per tale scopo che
Naturalmente
la sola proclamazione dell'ideale della Fratellanza Universale non è
sufficiente. Vi debbono essere delle basi che la mente possa afferrare sulla
ragione per cui
I
mezzi atti a giustificare
Non
vi è nessuna religione esistente che non abbia in qualche parte dei suoi
antichi insegnamenti l'idea che l'uomo racchiude entro di sé
E'
chiaramente enunciato nell'Induismo, nel Buddismo (benchè la parola divino non
sia usata) è ben presente l'idea della perfetta Sapienza e Compassione possibile
a tutto il genere umano. E vi è anche nel Cristianesimo.
Quando
i Giudei accusano Gesù di bestemmia per essersi proclamato egli stesso Figlio
di Dio, li rimanda al detto di un Salmo considerato sacro che così suona: "Jeova il Signore dice: Io dissi, voi
siete Dei, e tutti voi siete Figli dell'Altissimo."
Ben
si sa che più tardi, tra coloro che sono conosciuti come Padri della Chiesa,
l'idea della "Deificazione"
dell'uomo appare ancora più volte. S. Paolo reiterò l'unità tra Dio e gli
uomini nei suoi insegnamenti: "Cristo
in voi speranza di gloria".
Nelle
"Lettere" inviate al signor
Sinnett viene dato un profilo dello schema di evoluzione dell'uomo ricorrendo
al concetto di "onda di vita". Quest’ultima passa da un globo
all'altro, come questa vita, nel corso di milioni di anni ed è mutata,
coll'evolvere, dal minerale alla pianta, dalla pianta all'animale e
dall'animale all'uomo.
Se
l'uomo ha dentro di sé la natura divina, questa è come un prigioniero in
catene. Così come la libertà ritorna all'uomo con la rimozione delle sue
catene, egualmente la natura divina celata nell'uomo è portata alla sua
manifestazione attraverso una lunga serie di esperienze in corpi umani.
Questo
significa molte centinaia di rinascite e pertanto la legge della Reincarnazione
è l'inevitabile corollario dello sviluppo umano.
La
seconda grande legge - come un uomo semina così raccoglie - la legge del Karma,
è parte necessaria della filosofia Teosofica.
Verità
relative alla complessa natura dell'uomo, con i corpi astrale, mentale e
causale, furono un nuovo elemento degli insegnamenti.
Questo
mi porta a spiegare come
Nella
speranza di portare l'umanità a questo livello superiore, il Piano
degli Adepti è di inaugurare l'era della pace mondiale.
Essi
si rendono conto che non si può giungere a ciò con un miracolo, ciononostante
hanno tentato provando uno schema dopo l'altro.
Dopo
aver portato l'occidente più vicino all'oriente e l'oriente più vicino
all'occidente per mezzo delle filosofie, Essi promossero varie interrelazioni
con lo sviluppo dei mezzi di comunicazione ed allacciando interessi
commerciali, dimodochè l'umanità ha incominciato lentamente a realizzare per
conto suo il senso di unità.
Tentarono
nel 1919 di fondare una Alta Corte di Giustizia mondiale all'Aja. Questo
schema si dimostrò un fallimento. Più tardi utilizzarono il cattivo Karma
accumulato dalle Nazioni, che rese inevitabile la grande guerra; Essi tentarono
dopo la prima Grande Guerra mondiale di lavorare attraverso
Tutti
gli uomini di stato implicati nella creazione della Lega furono guidati,
invisibilmente, nel loro idealismo. Molti di questi statisti subivano delle
limitazioni a causa del loro senso nazionalistico, ed erano mal disposti a
compiere i sacrifici necessari a creare un mondo unificato. Inevitabilmente
quindi, dopo un certo numero di anni,
Poi,
ancora una volta, quale risultato dell'aggiustamento del cattivo karma delle
nazioni venne la seconda Guerra Mondiale.
Già
mentre la guerra stava concludendosi, le influenze invisibili operarono a mezzo
del Presidente Franklin D. Roosevelt ed il Signor Winston Churchill in modo che
essi, con altri, lanciarono il piano delle Nazioni Unite.
Le
Nazioni Unite (O.N.U.) sono oggi in funzione attraverso moltissime difficoltà,
poichè le sessanta nazioni che le compongono non sono certamente "unite" in tutta l'azione
possibile e necessaria.
Tuttavia
questo organismo è la sola speranza per qualche specie di pace durevole nel
mondo.
Le
Nazioni Unite come sono attualmente organizzate, benchè possano presentemente
stabilire una certa pace mondiale, non creeranno una felicità mondiale, perchè
le nazioni stanno pensando all'individuo in termini puramente derivanti dalle
sue necessità fisiche.
Mentre
si pensa che la cultura, l'apprezzamento delle arti ecc. siano giovevoli, non
vi è ancora consapevolezza che l'uomo è un essere spirituale che ha una
Natura Divina entro di sé, che deve essere aiutata in tutti i modi possibili a
rivelarsi.
Vi
ho così dato un breve accenno a quanto è stato disposto dagli Adepti per il
benessere del genere umano.
E'
un principio stabilito nella Società Teosofica che
Nondimeno
il nostro lavoro è stato strettamente alleato ai grandi movimenti della riforma
della Lega delle Nazioni ed alle Nazioni Unite a cui mi sono riferito.
In
quale modo un tale legame si è stabilito tra noi e la soluzione dei problemi
mondiali? Dal giorno in cui si rese evidente che gli Adepti desideravano
che la nota fondamentale della Società fosse
Ogni
persona che si unisce alla S.T. conosce e sottoscrive il primo scopo: "formare un nucleo della Fratellanza
Universale senza distinzioni".
Tutti
i nostri studi che si riferiscono al Piano dell’evoluzione, includendo
l'occultismo ed il misticismo, convergono sull'ideale della caratteristica di
tutto il genere umano, non tenendo conto di razza, credo, sesso, casta o
colore.
Ogni
Gruppo Teosofico dall'inizio, ha funzionato come una stazione
radio-trasmittente effondente nel mondo mentale l'idea dell’unità di tutto il
genere umano. Dal 1875 al 1918 caricammo l'atmosfera mentale di questo
pensiero.
La
modificazione apportata dal nostro lavoro è messa in evidenza dal fatto che nel
1919 il Presidente degli Stati Uniti concepì l'idea della Lega delle Nazioni.
La
nostra Società era già una Lega di Popoli. Perchè l'idea della Lega delle
Nazioni fu accettata dalle principali popolazioni del mondo? Perché, in
anticipo al sogno di Wilson, vi era stato un manipolo di pionieri che
modificarono la mentalità del mondo. Ed è quanto esattamente era stato il
disegno della Fratellanza degli Adepti.
Tuttavia
Ma
questo non è tutto. Benchè per numero siamo appena 40.000 membri, tuttavia per
l'avvenire del mondo la nostra opera è la più essenziale.
Le
Nazioni Unite continueranno certamente, ma ciò non è altro che una "unione" di 60 nazioni e non
di tutta la popolazione umana. Il vero futuro dell'umanità si materializzerà
soltanto quando vi sarà l'Unità di tutti i popoli del mondo.
Ciò
non potrà verificarsi con patti o trattati. Un lavoro fondamentale, invisibile,
sul piano spirituale deve essere fatto per assicurare e stabilizzare
questa Unità.
E'
nostro compito, quali Teosofi, di far ciò e possiamo farlo soltanto sviluppando
l'idea che è stata fondamentale dall'inizio.
Non
abbiamo mai dimenticato, anche se possiamo non aver insistito in modo ben netto
in proposito, che ogni essere umano è l'incarnazione della Natura Divina
e che anche dietro al selvaggio più genuino vi è una divinità misteriosa, della
cui natura tutto il genere umano è partecipe. In ogni religione esiste questa
idea, in una forma o nell'altra.
Nell'Induismo
Appare
anche nell'Islam, ove normalmente esiste una lacuna invalicabile tra Allah e
l'anima dell'uomo. Vi è un settore dell’Islam, conosciuto come una delle
articolazioni dei Sufi, con molti milioni di seguaci, dalla Persia all’India,
in cui esiste il concetto di una intima relazione fra l’uomo e Dio, non come
fra il creatore e l’oggetto creato, ma come il Ben Amato che è Dio e l’amante,
che è l’anima dell’uomo emanata da Dio. Questa idea dell’amato e dell’amante va
ben oltre al fatto che l’uomo deve inchinarsi alla volontà di Dio. I Sufi
presto si resero conto che se l'uomo ama Dio nella maniera più completa
possibile è perchè la natura di Dio risiede nell'Uomo stesso.
Vediamo
così che esiste già in parecchie religioni il concetto che tutti gli uomini, a
dispetto delle loro divisioni in razze, classi sociali e gradi di alta e bassa
mentalità, hanno nondimeno in sé
Se
noi nella Società Teosofica coltiveremo questo concetto della Divinità in tutti
gli uomini, allora daremo la necessaria "struttura
d'acciaio" alle Nazioni Unite, così che quando dovessero sorgere delle
crisi, i suoi capi istintivamente realizzerebbero che l'unità del genere umano
non può essere infranta da qualsiasi accusa o disputa terrena, perchè tale
unità è l'essenziale profonda della umanità, anche se l'umanità è composta
di tanti tipi di gente e di civiltà.
Lungo
quali linee dovrebbe svilupparsi il lavoro a venire della Società? E'
certamente compito nostro, con la conoscenza che già abbiamo riguardo la natura
interna dell'uomo e lo schema generale della evoluzione tentare di costruire,
edificare un ponte tra tale conoscenza e tutto ciò che si sta scoprendo nei
campi della scienza e dell'etnologia.
Il
lavoro teosofico può accrescersi dappertutto in una presentazione più ampia del
concetto della Teosofia ma noi dobbiamo stare in guardia contro un pericolo ed
esso è il puro intellettualismo.
Possiamo
passare anni nello studio della Dottrina Segreta ma mentre tale studio
può approfondire la nostra interiore realizzazione delle verità fondamentali,
sarà sempre soggetto ad una limitazione dovuta al fatto che lo studio in se
stesso è insufficiente.
E'
soltanto quando ci rendiamo conto che il nostro sviluppo non potrà mai essere
isolato dal destino del genere umano, come un tutto, che ogni verità che ora
professiamo intellettualmente, si rivelerà come una realizzazione spirituale
più profonda.
Dobbiamo
quindi essere sempre caratterizzati da un senso ognor più crescente di
umanitarismo.
Molto
tempo fa il fondatore del Buddhismo, Gautama Buddha, proclamò con insistenza
quale fosse la vita ideale che deve essere vissuta da chiunque aspiri a calcare
il sentiero di purezza verso
Le
parole dell'Istruttore che si riferiscono al vero aspirante sono: "Lascia che la sua mente pervada un
quarto del mondo con pensieri di pietà, di simpatia e di equanimità e così per
il secondo, pel terzo e pel quarto quarto. E così lo intero largo mondo, al di
sopra, al di sotto, attorno e dappertutto, continuerà egli a pervadere con
cuore pietoso, con cuore di simpatia e con cuore di equanimità, giungendo
lontano crescendo oltre ogni misura".
Un'altra
presentazione della stessa verità è nella Voce del Silenzio di H.P.B.: "Tenda la tua anima l'orecchio ad ogni
grido di dolore, come il loto apre il suo cuore per bere il sole mattutino. Il
sole ardente non asciughi una sola lacrima di dolore, prima che tu stesso non
l'abbia tersa dall'occhio del sofferente. Ma ogni rovente lacrima umana cada
sul tuo cuore e vi resti; nè terrgerla mai, finchè non sia rimesso il dolore
che la produsse. Queste lacrime, o tu dal cuore pieno di compassione, sono i
rivi che irrigheranno i campi della carità imperitura".
Per
quanto forte sia l'attrazione verso lo studio della filosofia e per quanto
sgradevole sia l'interessarsi agli affari umani, nondimeno il genere umano nel
suo insieme non potrà mai essere separato da noi.
Fu
messo in rilievo dal grande Adepto M. che fu questo senso di separatività che
ebbe per risultato la decadenza dell'India.
Fintantochè
l'influenza del Buddismo occupò le menti migliori del Paese vi fu vigore
spirituale in tutti i rami di attività ma non appena l'intero concetto di
liberazione individuale, che esigeva che ogni persona si concentrasse nel
proprio sviluppo spirituale, ebbe vigore, apportò la decadenza in generale
nella vita dell'India.
Abbiamo
ancor oggi cinque milioni di sannyasin o santi uomini in tonaca zafferano. Ma
tutti sono egocentrici e mentre procedono meditando sulla natura di Brahma,
sono incuranti della miseria e della degradazione che esiste tra la massa che
li circonda e che potrebbe essere diminuita se questi santi rivolgessero la
loro natura all'esterno con simpatia ed aiuto verso tutti coloro che soffrono.
Similmente
lo sviluppo della Società Teosofica non dipende tanto da qualche idea che possa
essere aggiunta alla nostra filosofia ma da nuove forme d'identificazione del
destino dell'individuo con il destino del genere umano. Lasciatemi ancora
citare la frase significativa dell'Adepto K.M.: "Orfana Umanità".
E'
dovere di ciascuno di noi individualmente e nei gruppi non dimenticare mai
questa "Orfana Umanità".
Quando,
nello studiare, irradiamo noi stessi simpaticamente e tentiamo di sviluppare la
nostra immaginazione alla scoperta dei mezzi di aiuto per i nostri "vicini", non vi può essere
inevitabilmente che un accrescimento di forza in tutti i gruppi e maggior
numero di gruppi si formeranno.
Non
è soltanto con la propaganda intellettuale che aumenteremo il numero dei
membri; è soltanto nella misura in cui ciascuno di noi diventerà un vero
teosofo, che vive una vita colma di tenerezza e di aspirazione che egli
diventa una strumento delle forze invisibili che stanno tentando di
edificare un mondo di ordine, di pace duratura e di felicità.
Ogni
teosofo che dedica se stesso a questo ideale
di servizio dei suoi simili, anche se le sue capacità possono essere
limitate, diventa uno strumento o un agente del grande Piano della Fratellanza
degli Adepti. E'in vista di questo
obiettivo, cioè della formazione di migliaia di teosofi trasformati
in canali per queste grandi forze, che
Tutta
E'
questa la sola via, il solo mezzo con il quale possiamo aiutare la filosofia
teosofica a diventare una forza dinamica nel mondo ed il lavoro di questa
salvezza è stato affidato alle nostre mani, nelle mani di noi che siamo oggi
membri della Società Teosofica.
Dobbiamo
pertanto vivere e lavorare in modo tale che possiamo trasmettere l'aspirazione
della nostra vita alla prossima generazione di teosofi.
E'
di queste realizzazioni che qualcuno di noi vecchi teosofi ha tentato di dare
esempio con la propria vita. E' attraverso o a mezzo di tale servizio al genere
umano che portiamo Dio più prossimo all'uomo e l'uomo più prossimo a Dio.
Benchè non potremo mai, per quanto si riferisce al numero, divenire centinaia di migliaia, possiamo divenire tanto efficaci nel mondo come se fossimo centinaia di milioni, se soltanto ci rendiamo conto che essere teosofi significa impegnare noi stessi anima e cuore, a promuovere il benessere del genere umano.